27/10/2016
La condizionalità si applica a 7,5 milioni di agricoltori e subordina la maggior parte dei pagamenti PAC (circa 47 miliardi di euro nel 2015) al rispetto, da parte loro, di regole di base concernenti l’ambiente, la sicurezza alimentare, la salute e il benessere degli animali e le buone condizioni agronomiche e ambientali. La Corte ha concluso che le informazioni disponibili non hanno consentito alla Commissione di valutare in maniera adeguata l’efficacia della condizionalità. Gli indicatori di performance non hanno tenuto conto del livello di inadempienza da parte degli agricoltori e la Commissione non ha analizzato le cause delle violazioni. Sebbene le modifiche apportate alla PAC per il periodo 2014-2020 abbiano ridotto il numero di regole di condizionalità, le procedure di controllo rimangono complesse. Inoltre, i costi relativi all’attuazione della condizionalità non sono sufficientemente quantificati.
Relazione speciale n. 26/2016: Rendere la condizionalità più efficace e realizzare la semplificazione: la sfida continua
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