Il 2020 è stato un anno diverso da tutti gli altri, caratterizzato da momenti particolarmente difficili e talvolta destabilizzanti. Ma questi ostacoli non si sono mai rivelati del tutto insormontabili. La Corte dei conti europea ha saputo affrontare con successo tutte le sfide, come emerge dalla relazione annuale di attività, pubblicata oggi.
La crisi COVID-19 scoppiata all’inizio del 2020 non ha impedito alla Corte di espletare l’audit della performance e della regolarità delle azioni dell’UE. La continuità operativa è stata garantita tutto l’anno. La Corte ha continuato a fornire ai cittadini dell’UE e ai responsabili delle politiche valutazioni indipendenti su questioni fondamentali, evidenziando ciò che ha funzionato bene e attirando l’attenzione su ciò che non ha funzionato.
“Anche per noi, in quanto Corte dei conti europea, c’è un tempo “prima” e “dopo” la crisi COVID-19. Il 2020 ha cambiato il nostro modo di lavorare e ha segnato una svolta nelle finanze dell’UE: nei prossimi sette anni l’UE potrà spendere 1 800 miliardi di euro, 750 miliardi dei quali saranno spesi per rispondere direttamente alla crisi COVID-19. Siamo investiti di importanti nuove responsabilità”, ha dichiarato Klaus-Heiner Lehne, Presidente della Corte. “Potete essere certi che faremo tutto quanto in nostro potere per continuare ad assolvere il ruolo di revisore esterno indipendente dell’UE per tutelare gli interessi dei contribuenti europei.”