L'UE finanzia le politiche che conduce mediante il proprio bilancio. Il bilancio dell'UE, e le politiche da esso finanziate, sono il principale oggetto dell'attività di audit della Corte dei conti europea.
Attraverso il proprio bilancio, l'UE mira a promuovere la crescita ed il benessere economici, preservando al contempo il patrimonio sociale, culturale e naturale dell'Europa. L'UE sostiene altresì i paesi in via di sviluppo.
La spesa annua dell'Unione europea equivale a circa l'1 % della ricchezza economica dell'UE. A titolo di paragone, nei 28 Stati membri dell'UE la spesa pubblica varia tra il 40 % e il 60 % del reddito nazionale lordo (RNL).
Come vengono spesi i fondi?
I massimali della spesa dell'UE per ampi settori d'intervento sono stabiliti in piani settennali chiamati quadri finanziari pluriennali (QFP). Ogni QFP viene deciso all'unanimità dagli Stati membri dell'UE, con il consenso del Parlamento europeo. La spesa viene ripartita tra le seguenti rubriche:
1. Crescita intelligente e inclusiva |
1a: Competitività per la crescita e l'occupazione |
1b: Coesione economica, sociale e territoriale |
2. Crescita sostenibile: risorse naturali |
3. Sicurezza e cittadinanza |
4. Ruolo mondiale dell'Europa |
5. Amministrazione |
Per maggiori informazioni sui settori di spesa del bilancio dell'UE, si rimanda alla sezione specifica:settori di spesa.
Per il periodo 2014 2020, il QFP prevede pagamenti per un totale di 908 miliardi di euro, ossia circa 130 miliardi di euro l'anno (a prezzi del 2011). Per ogni rubrica viene stabilito un massimale annuo, espresso in stanziamenti d'impegno (promesse giuridicamente vincolanti di spesa che non deve necessariamente essere eseguita nel corso dello stesso esercizio ma che può anche essere distribuita in più esercizi finanziari). Vengono inoltre fissati massimali annui globali per gli stanziamenti di pagamento (importo totale effettivo autorizzato a essere corrisposto in un determinato esercizio).
Per ogni anno, e nei limiti del QFP, la Commissione propone un bilancio annuale che viene (modificato e) adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea.
I principali settori di spesa del bilancio dell'UE riguardano le risorse naturali (il 40 % dei pagamenti iscritti in previsione per il 2015), la coesione economica, sociale e territoriale (36 %) e la competitività per la crescita (11 %).
Da dove provengono i fondi?
L'UE dispone di proprie risorse finanziarie. Le sue principali fonti di finanziamento sono i dazi doganali riscossi alle frontiere commerciali del blocco UE e le somme pagate dai contribuenti dell'UE (tramite contributi degli Stati membri calcolati in base all'RNL relativo e alle entrate provenienti dalla riscossione dell'IVA nazionale).
Chi gestisce i fondi?
La Commissione europea è responsabile dell'esecuzione del bilancio annuale. La maggior parte dei fondi è oggetto di gestione concorrente con le amministrazioni degli Stati membri. Dopo ogni esercizio, la Commissione redige conti annuali per riferire sull'esecuzione del bilancio.
Chi controlla la gestione dei fondi?
La Commissione risponde della gestione dei fondi al Parlamento europeo, che rappresenta i cittadini dell'UE. Sulla base dei conti annuali dell'UE, il Parlamento europeo esamina l'esecuzione del bilancio e dà discarico alla Commissione. Un elemento importante, ai fini del discarico, è la relazione annuale della Corte dei conti europea, che contiene un giudizio di audit sull'affidabilità dei conti annuali dell'UE e sulla legittimità e regolarità delle operazioni che sono alla base degli stessi.
Quali fondi sono oggetto dell'audit della Corte dei conti europea?
Ogni anno, la Corte dei conti europea controlla le entrate e le spese del bilancio UE e formula un giudizio sull'affidabilità dei conti annuali e sulla conformità delle entrate e delle operazioni di spesa alle norme e ai regolamenti applicabili. La Corte esegue, inoltre, controlli di gestione su specifici settori di bilancio o su temi relativi alla gestione.
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