Special report|20d56233-5179-449f-93ac-6c9e8f3787cb
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01/10/2020
Dall’audit della Corte è emerso che, per il periodo compreso fra agosto 2013 e
la fine del 2018, la Commissione disponeva di risorse e strumenti adeguati,
compreso un opportuno assetto organizzativo, per esercitare il proprio
controllo sugli aiuti di Stato alle istituzioni finanziarie. Tuttavia, non è sempre
stata in condizione di sfruttarli al meglio.
La performance della Commissione non si è rispecchiata interamente negli
appositi indicatori. La Corte ha rilevato un miglioramento delle condizioni dei
mercati durante il periodo sottoposto ad audit e fino all’insorgere della
pandemia di COVID-19 e ha osservato che, mentre il quadro di
regolamentazione era cambiato, le norme stesse applicabili in materia di aiuti di
Stato non hanno subìto modifiche dal 2013.
Inoltre, secondo quanto constatato dalla Corte, l’efficacia del controllo della
Commissione sugli aiuti di Stato può essere stata occasionalmente
compromessa dal fatto che la Commissione non aveva sistematicamente
contestato le dichiarazioni degli Stati membri indicanti il sussistere delle
condizioni per l’approvazione eccezionale di aiuti di Stato.