La Corte ha esaminato se il Fondo europeo di sviluppo regionale abbia contribuito a migliorare la competitività delle piccole e medie imprese (PMI) nel periodo 2014-2020. La Corte ha rilevato che gli Stati membri miravano a finanziare un gran numero di PMI anziché focalizzarsi sui fattori chiave che ne limitano la competitività.
La maggior parte degli inviti a presentare progetti ha finanziato specifici investimenti produttivi senza alcun impatto durevole sulla competitività. I progetti da finanziare erano per lo più selezionati attraverso procedure non concorrenziali e finanziati tramite sovvenzioni.
Il sostegno ha stimolato la propensione agli investimenti delle PMI, anche se molte di esse avrebbero realizzato comunque gli stessi investimenti senza finanziamenti pubblici. In alcuni casi, i finanziamenti hanno influito negativamente sulle prospettive economiche di altre PMI che competevano sugli stessi mercati delle PMI beneficiarie. La Corte raccomanda di migliorare la formulazione degli inviti diretti alle PMI, rivedere le procedure di selezione del FESR per la concessione di sovvenzioni e dare la priorità all’utilizzo degli aiuti rimborsabili.
Relazione speciale della Corte dei conti europea presentata in virtù dell’articolo 287, paragrafo 4, secondo comma, del TFUE.