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La Corte dei conti europea controlla le finanze dell’UE, un’attività fondamentale per migliorare la trasparenza e accrescere il rispetto dell’obbligo di rendiconto, rafforzando così la fiducia dei cittadini. La Corte esamina le entrate e le spese in tutti i settori di attività dell’UE, dalla crescita e l’occupazione alla politica ambientale e l’azione per il clima.

Migliorare la rendicontabilità pubblica nell’UE

L’attività della Corte aiuta le altre istituzioni dell’UE e gli Stati membri a gestire e controllare meglio l’uso dei fondi dell’UE. Il lavoro della Corte è particolarmente importante per il Parlamento europeo al momento della “concessione del discarico”, un processo tramite il quale quest’ultimo decide se i conti dell’UE per l’esercizio precedente sono esatti e se i fondi sono stati spesi in modo adeguato.

Informare i responsabili delle politiche e i cittadini dell’UE

La Corte redige relazioni di audit pertinenti e autorevoli che forniscono un contributo importante al modo in cui l’UE utilizza i propri fondi e attua le sue politiche. Le relazioni della Corte apportano un valore aggiunto allo sviluppo delle politiche poiché informano i responsabili delle stesse in merito ai settori in cui l’UE deve fare di più in futuro. Tali relazioni sono inoltre chiare e accessibili: la Corte ritiene, infatti, che i cittadini europei debbano poter capire facilmente com’è stato utilizzato il loro denaro e se sia stato speso in modo oculato e nel rispetto delle norme.

 

Soltanto le informazioni contenute nelle pubblicazioni della Corte sono di dominio pubblico. Per tutelare il rapporto professionale tra l’auditor e l’entità controllata, la Corte mantiene sempre la riservatezza dei documenti giustificativi e degli elementi probatori di audit.

La Corte pubblica relazioni di audit e pareri in tutte le lingue ufficiali dell’UE. Le comunicazioni della Corte sui social media vengono redatte in lingua inglese.

Cooperare con altre Istituzioni superiori di controllo

Circa l’80 % del bilancio dell’UE è gestito congiuntamente dalla Commissione e dagli Stati membri. Inoltre, la Commissione gestisce determinati fondi (ad esempio il dispositivo per la ripresa e la resilienza) in regime di gestione diretta con gli Stati membri in qualità di beneficiari. Gli Stati membri cooperano con la Commissione per istituire sistemi di supervisione e di controllo interno al fine di assicurare che i fondi dell’UE siano spesi in modo adeguato e in conformità alle norme. In aggiunta al lavoro svolto dalla Corte, numerose Istituzioni superiori di controllo degli Stati membri controllano i fondi europei gestiti e spesi dalle rispettive amministrazioni nazionali. La Corte collabora strettamente con le istituzioni nazionali di controllo per garantire che la spesa dell’UE sia verificata minuziosamente in tutta l’UE.

 

Contribuire a definire i princìpi per la revisione contabile delle finanze pubbliche

La Corte si impegna ad essere all’avanguardia degli sviluppi nella gestione e nell’audit delle finanze pubbliche. Nei forum come l’INTOSAI, la Corte svolge un ruolo attivo nella definizione dei princìpi di audit.

L’impatto dell’attività della Corte

L’attività della Corte ha un impatto reale sul modo in cui è gestita l’UE. Le relazioni della Corte sono ritenute utili dai responsabili delle politiche delle altre istituzioni e i revisori esterni reputano sempre la loro qualità elevata. La Commissione accetta e attua quasi tutte le raccomandazioni della Corte. Quando la Corte riesamina un settore di audit oggetto di precedenti relazioni, constata sistematicamente l’impatto positivo ottenuto dalle sue raccomandazioni.

Contribuire alla lotta alle frodi

La maggior parte degli errori rilevati dalla Corte durante la sua attività di audit non è intenzionale, il che mostra che le rigorose norme di bilancio dell’UE non sono esenti da debolezze. Capita, tuttavia, di imbattersi in qualcosa che non torna. La Corte dei conti europea, in qualità di auditor esterno dell’UE, non ha il compito di indagare casi di presunta frode a scapito degli interessi finanziari dell’Unione.

La Corte notifica tutti i casi di presunte attività illecite all’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), il servizio della Commissione incaricato di indagare in modo approfondito sui casi di presunta frode e corruzione. Chiunque può segnalare all’OLAF casi di presunta frode. Per effettuare una simile segnalazione, contattare l’OLAF cliccando qui.(opens in new window)

European Anti-Fraud Office (OLAF) 

Inoltre, la Corte trasmette tutte le informazioni e gli elementi probatori ritenuti pertinenti alla Procura europea (EPPO), l’ufficio indipendente dell’UE incaricato di indagare e perseguire i reati che ledono gli interessi finanziari dell’UE. Per maggiori dettagli, consultare l’accordo di lavoro che disciplina la cooperazione della Corte con l’EPPO,(opens in new window) firmato nel 2021.

European Public Prosecutor's Office (EPPO) 

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