Sin dalla sua creazione, la Corte dei conti europea ha costantemente promosso la cooperazione con le istituzioni superiori di controllo (ISC) degli Stati membri per l'espletamento di audit sui fondi UE, in particolare tramite la propria partecipazione al Comitato di contatto dei Presidenti delle ISC dell'UE.
Istituzioni superiori di controllo dell'UE
Il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea dispone che la Corte dei conti e le istituzioni nazionali di controllo (ISC) degli Stati membri cooperino in uno spirito di reciproca fiducia, pur mantenendo la loro indipendenza. La cooperazione tra le ISC degli Stati membri dell’UE e la Corte dei conti europea risale al 1977, anno in cui la Corte ha iniziato a svolgere le proprie funzioni, e si è intensificata nel corso degli anni. Oggi la Corte coopera in modo attivo con le ISC degli Stati membri dell'UE nell'ambito del Comitato di contatto.
Comitato di contatto
Il Comitato di contatto è composto dai presidenti delle ISC dell'UE e dal presidente della Corte dei conti europea, e si riunisce una volta l'anno. Esso fornisce un forum per la cooperazione e lo scambio di conoscenze ed esperienze professionali sull'audit dei fondi UE e su altre questioni relative all'UE. I contatti quotidiani vengono tenuti per il tramite degli agenti di collegamento nominati da ogni istituzione. Sono stati costituiti gruppi di lavoro, reti e task force per contribuire allo sviluppo di posizioni e pratiche comuni.
Rete delle istituzioni superiori di controllo dei paesi candidati
La Corte coopera con le ISC dei paesi candidati e potenziali candidati all'adesione all'UE per facilitare scambi regolari d'informazioni, elaborare metodologie di audit e promuovere la formazione professionale. Ciò avviene in partenariato con SIGMA (Sostegno al miglioramento delle istituzioni pubbliche e dei sistemi di gestione), un'iniziativa comune dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e dell'UE.
Il principale strumento di cooperazione è la Rete delle ISC dei paesi candidati e potenziali candidati, che opera in modo simile al Comitato di contatto. Essa prevede riunioni periodiche dei presidenti delle ISC e degli agenti di collegamento, nonché gruppi di lavoro, seminari, workshop e audit svolti in parallelo. Il principale scopo è di promuovere l'applicazione di metodi e tecniche di audit che rispettino i princìpi internazionali e le migliori pratiche dell'UE.
Peer review
In qualità di ISC, la Corte dei conti europei si sforza di essere sempre all'avanguardia dell'evoluzione nel campo dell'audit del settore pubblico. Lavora a fianco dell’INTOSAI (International Organization of Supreme Audit Institutions) e del suo raggruppamento regionale europeo EUROSAI per definire princìpi professionali e buone pratiche. La Corte è stata une delle prime istituzioni ad adottare la valutazione inter pares (peer review) come strumento per elaborare e diffondere le buone pratiche nella comunità delle ISC.
In occasione della prima peer review della Corte, svoltasi nel 2008, sono stati esaminati tutti gli aspetti dell’audit e del funzionamento amministrativo della Corte. La valutazione è stata condotta dall’Office of the Auditor General of Canada, insieme alle ISC di Austria, Norvegia e Portogallo.
La seconda peer review
della Corte è stata conclusa nel 2013 ed è stata condotta dalla Corte dei conti
tedesca assieme alle ISC di Francia e Svezia. Ha riguardato le pratiche della
Corte in materia di controllo di gestione, nonché il seguito dato alle raccomandazioni
della peer review del 2008.
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