Come annunciato nel proprio piano di audit per il 2021, pubblicato in data odierna, quest’anno la Corte dedicherà un nuovo audit su quattro alla risposta dell’UE alla pandemia di COVID-19 e al pacchetto per la ripresa “Next Generation EU”. Inoltre, nei cinque anni a venire, la Corte si adopererà per contribuire a un’Unione europea più resiliente e sostenibile, che difenda i valori su cui si fonda. Secondo la nuova strategia dell’istituzione per il 2021-2025, anch’essa pubblicata oggi, la Corte continuerà ad impegnarsi per fornire ai cittadini una solida garanzia basata sugli audit espletati, migliorare le disposizioni in materia di obbligo di rendiconto e di trasparenza dell’azione dell’UE e sottoporre ad audit la performance di quest’ultima nei settori più importanti.
Nel programma di lavoro per il 2021 e i mesi successivi, che si estende al prossimo anno, la Corte elenca 73 relazioni speciali ed analisi che intende pubblicare nel 2021 e 2022 in quattro aree strategiche:
• competitività economica e coesione dell’UE;
• sfide in materia di clima e di risorse;
• sicurezza e valori europei;
• politica di bilancio e finanze pubbliche.
Tali pubblicazioni si concentreranno principalmente sulla valutazione della performance dell’azione dell’UE in settori selezionati, quali l’approvvigionamento di vaccini, la sicurezza alimentare e la libera circolazione durante la pandemia, i piani nazionali per la ripresa, la digitalizzazione delle scuole, l’amministrazione elettronica (“e-government”), l’economia circolare, l’integrazione delle questioni climatiche, la pesca sostenibile, la lotta alle frodi nel settore della politica agricola comune, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex), la vigilanza bancaria nell’UE e il lobbismo diretto ai legislatori. La Corte ha selezionato tali aree sulla base di una valutazione dei rischi principali in relazione alla spesa dell’UE e alla realizzazione delle politiche.
“Il programma di lavoro della Corte per il 2021 segna l’inizio della nostra nuova strategia, sulla quale saranno improntate le attività che la Corte realizzerà fino al 2025 quale revisore esterno indipendente dell’UE”, ha affermato il Presidente della Corte Klaus-Heiner Lehne. “I cittadini dell’UE possono continuare a contare sulla Corte per questioni cruciali per il futuro dell’UE: la Corte incentrerà i propri audit su settori per i quali può apportare il massimo valore aggiunto, evidenziando ciò che funziona bene e richiamando l’attenzione su ciò che invece non funziona bene. Ciò vale anche per le nuove misure adottate dall’UE per tutelare i cittadini dagli effetti negativi della pandemia”.