La Corte dei conti europea ha pubblicato oggi il programma di lavoro per il 2023 e anni successivi, elencando le priorità di audit per il prossimo futuro. Dette priorità riguarderanno una vasta gamma di questioni, che riflettono le principali sfide e preoccupazioni dell’UE, impegnata a fronteggiare molteplici crisi. La Corte continuerà a verificare che l’UE stia facendo buon uso del denaro dei contribuenti per conseguire i risultati voluti.
Il programma di lavoro della Corte per il 2023 e gli anni successivi contiene un elenco di 82 tematiche connesse a settori prioritari strategici. Ad esempio, 12 audit riguardano “NextGenerationEU” (NGEU), il pacchetto da 800 miliardi di euro per la ripresa dalla pandemia, e si focalizzano principalmente sul dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF). Sotto il titolo “Cambiamenti climatici, ambiente e risorse naturali”, il programma di lavoro elenca 21 audit, fra cui alcuni sulla sicurezza energetica, l’inquinamento, il trasporto degli animali e la produzione sostenibile di alimenti. La Corte esaminerà inoltre l’azione esterna dell’UE, come gli aiuti per i rifugiati, la mobilità militare e la politica estera e di sicurezza comune.
“Ogni cittadino dell’UE e degli Stati membri di quest’ultima sta affrontando gli effetti di molteplici crisi: la pandemia, i rapidi cambiamenti climatici e, più di recente, una grave crisi energetica, migratoria e di sicurezza causata dalla guerra di aggressione condotta dalla Russia contro l’Ucraina”, ha affermato Tony Murphy, il presidente della Corte dei conti europea. “La Corte, in quanto revisore indipendente dell’UE, controllerà quindi che i fondi dell’UE siano ben spesi per contribuire a neutralizzare gli effetti di queste molteplici crisi”.